Per avvicinarci con serenità agli angeli dobbiamo imparare a modificare alcune abitudini della nostra vita quotidiana. Viviamo immersi in un’atmosfera talmente pesante, da risultare “vischiosa”. Tutte le nostre emozioni e i nostri pensieri formano attorno a noi dei vortici luminosi. Gli angeli, che vedono perfettamente le nostre aure, riescono a percepire benissimo le nostre vibrazioni.
I pensieri negativi, i sentimenti come l’odio e la paura, appesantiscono e rendono grigie le nostre aure. La vita frenetica, la musica “metallara”, i sibili, i tonfi, lo stridore dei metalli, i clacson, le grida non favoriscono il contatto angelico.
Questo non vuol dire che dobbiamo vivere come degli eremiti, ma che dobbiamo imparare a coltivare il silenzio. Gli angeli spesso si avvicinano tantissimo a noi, eppure non li sentiamo. È quindi fondamentale spegnere prima di tutto il “brusio” interiore per poi passare a quello esteriore.
Fino a quando non ci riusciremo, tra la nostra dimensione e quella degli angeli, ci sarà una barriera fatta di rumori. Se vogliamo quindi comunicare con i nostri angeli dobbiamo coltivare le ore di tranquillità, apprendere la gioia della pace, apprezzare il silenzio e lo stato d’animo della felicità silenziosa.
Un ottimo modo per coltivare il silenzio è quello di recarsi in un bosco o in un parco e ascoltare i suoni della natura. Ascoltare la musica degli alberi, che oscillano e cantano, può davvero aiutarci a creare un contatto angelico. Può darsi che sarà necessario recarsi più volte nella natura, ma dopo un po’ di giorni riuscirete a percepire non solo il canto degli alberi ma anche la voce degli angeli.
Ascoltare ed imitare il fruscio degli alberi che ondeggiano al vento, vi permetterà di creare il silenzio dell’anima e vi indurrà a trasportare questo silenzio anche fuori da voi. Quando ci riuscirete, ovunque sarete, riuscirete a percepire gli angeli, perché quello del silenzio è un sentiero meraviglioso e privilegiato, attraverso cui pervenire al contatto angelico.
Un abbraccio angelico.
Maria
Ciao Maria, mi chiamo Alessia Francesca e, da qualche tempo sento un forte richiamo degli angeli attraverso segni come cuori e numeri, mi appaiono continuamente l’8 e il 18 sia sull’orologio che sulle targhe, etc…..vorrei un parere da te e vorrei anche sapere come si pronuncia correttamente il nome dell’arcangelo Chamuel. Grazie
Ciao Alessia,
prima ho dimenticato di scriverti che Chamuel si pronuncia “sciamuel”.
In italiano puoi chiamarlo anche Camaele.
Ti scrivo poi una mail per darti le informazioni che mi hai chiesto sull’equilibrio emozionale, se non ci riesco oggi, lo farò nei prossimi giorni.
Un grande abbraccio angelico.
Maria.
ciao mi chiamo antonello sento la loro vicinanza sempre
Ciao Antonello,
sono felice per te. È bello sentire che sono con noi.
Un abbraccio.
Maria