Con quanta passione abbracciamo la vita?
Siamo in grado di accogliere tutto quello che incontriamo lungo il nostro cammino, sia che si tratti di gioia, amore, che di paura e di dolore?
In realtà, siamo tutti più propensi ad accogliere le esperienze familiari e già vissute e ad evitare le decisioni difficili; questo è in parte dovuto ai timori e alle paure che ci trasmette il nostro ego e, in parte, alla nostra resistenza ad abbandonare la nostra “zona sicura” e a rischiare qualcosina.
Gli angeli ci insegnano che dovremmo provare gratitudine per tutte le esperienze e soprattutto per quelle che rappresentano una sfida, perché fanno uscire fuori il meglio di noi, mostrandoci tutta la nostra forza; per farlo, dobbiamo abbandonare il nostro vecchio modo di pensare e di interpretare le cose, anche se qualche volta potremmo sentirci disorientati e isolati. Dovremmo sviluppare un atteggiamento di aperta ricettività nei confronti della vita e questo significa che non dobbiamo rifiutare o preferire alcune esperienze, piuttosto che altre.
Quando impareremo ad abbracciare completamente la vita con una consapevolezza, priva di pregiudizi ed aperta ad accogliere tutte le emozioni, le sensazioni e le interazioni che incontreremo lungo il nostro cammino, saremo in grado di lasciarci andare al flusso naturale della vita e la cavalcheremo con la stessa grazie e l’agilità di un surfista.
A questo fine, può essere utile chiedere aiuto agli angeli; sarà sufficiente chiudere gli occhi, fare un respiro profondo e pensare o dire ad alta voce “Cosa devo imparare da questa situazione?” Gli angeli troveranno un modo per comunicare con noi, farci comprendere che non abbiamo nulla da temere e infonderci la forza e il coraggio per provare gratitudine anche davanti alle sfide della vita e trasformarle in favolose opportunità.
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